Mitral Academy parteciperà al primo Corso SICCH (Società Italiana di Chirurgia Cardiaca e Vascolare) dedicato agli approcci transcatetere nella chirurgia cardiovascolare che si terrà quest’anno a Napoli i prossimi 16 e 17 giugno.
Il fondatore e presidente di Mitral Academy – il Prof. Giuseppe Speziale – prenderà parte a questo importante appuntamento che intende fare un punto sullo stato dell’arte e sulle più moderne procedure applicate in ambito cardiochirurgico, in modo particolare sulle metodiche afferenti alla cardiologia interventistica.
Il Prof. Speziale – cardiochirurgo esperto di riparazione mininvasiva della valvola mitrale – è stato scelto come moderatore della seconda sessione del corso e avrà il compito di coordinare gli interventi degli esperti che animeranno il dibattito scientifico relativa ai nuovi trattamenti terapeutici delle valvole cardiache tramite approccio transcatetere. Il corso ha infatti come obiettivo quello di gettare le basi per formare il cardiochirurgo del futuro che deve essere aggiornato su tutti gli aspetti e deve dimostrarsi efficiente anche negli interventi per via percutanea.
In linea con le attuali filosofie interventistiche europee e internazionali, il cardiochirurgo oggi è sempre più spesso chiamato a ricoprire un ruolo ibrido ed estremamente specialistico con il vantaggio per i pazienti che patologie, come quelle che interessano la valvola aortica e mitralica, possano essere trattate con un più ampio spettro di opzioni terapeutiche.
Il corso SICCH a Napoli - che chiamerà a raccolta numerosi esperti di cuore - è dunque un’occasione per avviare una significativa riflessione sulla evoluzione della cardiochirurgia sempre più orientata ad applicare procedure mininvasive che consentono di favorire il paziente nella riduzione di traumi e complicazioni post operatorie e di avviarlo ad un ritorno più rapido alla vita normale.
Mitral Academy - in quanto ente di formazione – è lieta di poter portare il proprio contributo a questo appuntamento formativo di SICCH e nello stesso tempo di arricchirsi di nuove conoscenze nelle terapie per trattare le patologie valvolari con metodiche innovative che ricorrono sempre più a dispositivi minimamente invasivi e che aprono nuove prospettive rispetto alla chirurgia tradizionale.