Che cos'è il prolasso mitrale

In situazioni molto rare, lo spostamento delle cuspidi è piuttosto brusco, tant’è che una o tutte due paiono fluttuare verso l’atrio. Il prolasso può impedire la perfetta tenuta della valvola e produrre il già ricordato rigurgito sanguigno: in genere si tratta di un reflusso visibile e valutabile solo dagli strumenti d’indagine diagnostica poiché di quantità modesta.
Questo difetto della valvola mitrale è riscontrabile, in percentuale variabile dal 2 al 6, nell’intera popolazione mondiale: più di frequente nelle donne, associato ad anomalie dello scheletro e con maggior prevalenza in soggetti della stessa famiglia in quanto l’alterazione ha un’impronta genetica. Nella stragrande maggioranza delle persone “portatrici” di prolasso mitralico i rischi per la salute sono pari allo zero. Spesso e volentieri è rilevato durante un semplice esame ecocardiografico, richiesto dal medico per comprendere meglio la natura del “soffio” - simile ad un click - auscultato dal torace. In conclusione, sempre nella stragrande maggioranza dei casi, il prolasso mitralico non è una vera cardiopatia in quanto le alterazioni valvolari non impattano in alcun modo sulla qualità della vita e non hanno riflessi negativi sull’integrità del cuore.
Occorre peró aggiungere che in caso di prolasso della mitrale associato ad un rigurgito severo, anche in caso di assenza di sintomi, puó essere indicata la riparazione chirurgica della valvola al fine di prevenire le successive complicanze dovute alla cronicizzazione del cortocircuito di sangue intracardiaco.